Nail Chiodo

Intermezzo

Il nuovo secolo

Traduzione dall’originale inglese di Nanni Cagnone.

Calza come una scarpa, il nuovo secolo,
tutti i ritornelli delle notizie son familiari:
ossequi di ben oltre un miliardo
di nipotini e nipotine della fatica,
che rifuggirono dalla satanica fabbrica
e dalle zolle dei campi, a favore
di più pregiate occupazioni impiegatizie.
Avendo realizzato alfine il sogno di vivere
in città digitalizzate, simili a schedari,
ovviamente dan valore, sopra ogni altra cosa,
alla stabilità della vita, degli standard.
E una radicata stabilità
– con un’indole da “centopiedi” –
si è metodicamente insinuata
in ogni angolo delle nostre società
con tutta l’inerzia della loro aurea mediocritas.

Avendo l’assoluto controllo d’ogni settore,
esercitano anche la funzione di censori
all’interno delle varie mediocrazie:
solo gli sterilizzati, stereotipati resoconti
di più dure realtà raggiungono la gente comune,
per complice o ingenua che sia.
Ci vien detto poco, e mostrato ancor meno,
degli altri cinque sesti, che sono,
o quasi, senza proprietà,
e se per qualche strana combinazione
ci vien concesso di dare un’occhiata
all’orrore che sta in agguato
appena fuori della nostra porta,
siamo moralmente distrutti e pronti a coricarci.

Si è tentati di dire che non sempre
è andata così che ci fu un tempo
in cui la rabbia ebbe la meglio,
e l’indignazione non venne sconfitta.
Forse “svuotata” o “sfinita”
è la parola più adatta, perché fin da principio
quel che si è perduto dominava;
ma le personalità di allora
erano tra loro molto più lontane e più grandi,
più forti di quelle che ora sembran capaci
d’apparire sopra la cortina di smog.
A chi dedicare la nostra ultima indignazione?
Alla povera scimmia a capo della nazione
più potente? A chi brindare
con l’ultimo bicchiere di collera?
A una camera dei comuni
i cui membri cambiano meno dei pari
in quella dei lord?

Ormai, nessuno può permettersi
questi smisurati sentimenti
(tra gli happy few di un tempo,
che hanno ancora i loro privilegi)
che non sosterranno o puntelleranno
a lungo la nostra cultura,
ora che tutti i campi son adibiti a pascolo.
Date alle masse quasi illetterate
una vera opportunità di migliorare
la loro sorte, andando al liceo:
forti del loro numero, estirperanno impunemente
tutto ciò che va oltre le loro possibilità.
Ma è quando frequentano l’università
e prendono parte ai pogrom della conoscenza
che indossano la toga della McIgnoranza.
Si resta senza scelta, tranne quella
di vedere anche il lato positivo delle cose—
benché la merda sia pupù
solo finché non tocca terra.

Ex stercore aurum