Quante cose un miliardario,
in verità, può dire e un poeta no.				
Del tipo “Vivi per le opinioni altrui
e sarai morto”, come dice Slim.
Ovvio, le circostanze possono differire		
(mirano ai fantastiliardi, i poeti, o nient’altro);			
hanno ambizioni come mele e pere;
si può vivere appesi a una corda o ad un filo.
Tendono ad immedesimarsi i poeti, fin troppo,
ma imbattibili poi a dare un accidenti.
Non c’è dubbio che avranno l’ultima parola.
Un dialogo è impensabile, e soprattutto in versi .
Sputa nell’occhio aperto d’un miliardario:			
probabile che neanche se ne accorga!						
Lo stesso non diresti dei lumi d’un poeta		
benché quasi a fessura siano chiusi.
Quante cose un poeta,
invero, può comprare e un miliardario no.	
Come quella cascina sul torrente				
che Peter si fece per i libri.
Ovvio, le circostanze possono differire		
(mirano i miliardari ai palazzi e ai Van Gogh);		
hanno ambienti come mele e pere;
si può pendere a un filo o ad una corda.
Tendono a circondarsi, i miliardari, solo di preziosi,
ma poi costantemente sono in cerca di affari.				
Non c’è dubbio, otterranno quel che vogliono.			
Uno scambio è impensabile, soprattutto di azioni.
Caga sulla veranda sconnessa di un poeta				
e l’immagine finirà sulla carta!
Mollala sul terrazzo di un miliardario			
e la maneggeranno in video i camerieri.