Nail Chiodo

Intermezzo

Miliardari, Poeti e vice versa

Traduzione dall’originale inglese di Francesco Dalessandro.

Quante cose un miliardario,
in verità, può dire e un poeta no.
Del tipo “Vivi per le opinioni altrui
e sarai morto”, come dice Slim.

Ovvio, le circostanze possono differire
(mirano ai fantastiliardi, i poeti, o nient’altro);
hanno ambizioni come mele e pere;
si può vivere appesi a una corda o ad un filo.

Tendono ad immedesimarsi i poeti, fin troppo,
ma imbattibili poi a dare un accidenti.
Non c’è dubbio che avranno l’ultima parola.
Un dialogo è impensabile, e soprattutto in versi .

Sputa nell’occhio aperto d’un miliardario:
probabile che neanche se ne accorga!
Lo stesso non diresti dei lumi d’un poeta
benché quasi a fessura siano chiusi.

Quante cose un poeta,
invero, può comprare e un miliardario no.
Come quella cascina sul torrente
che Peter si fece per i libri.

Ovvio, le circostanze possono differire
(mirano i miliardari ai palazzi e ai Van Gogh);
hanno ambienti come mele e pere;
si può pendere a un filo o ad una corda.

Tendono a circondarsi, i miliardari, solo di preziosi,
ma poi costantemente sono in cerca di affari.
Non c’è dubbio, otterranno quel che vogliono.
Uno scambio è impensabile, soprattutto di azioni.

Caga sulla veranda sconnessa di un poeta
e l’immagine finirà sulla carta!
Mollala sul terrazzo di un miliardario
e la maneggeranno in video i camerieri.

Invito a una seduta divinatoria al tavolo del banchetto